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Palermo Calcio

Palermo, concessione stadio: passo verso la svolta? L’emendamento che modifica la convenzione e le novità sul canone…

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La strada verso la definitiva fumata bianca pare essere tracciata.

La partita tra l’amministrazione comunale del capoluogo siciliano ed il nuovo Palermo di Hera Hora è di fatto ancora aperta. Tuttavia, le distanze tra le parti, di matrice concettuale e sostanziale, in merito all’annosa questione relativa alla concessione d’uso dello stadio “Renzo Barbera” al club rosanero sembrano progressivamente ridursi. Principale oggetto del contendere l’ammontare del canone di locazione stagionale dell’impianto stabilito nell’ambito del testo di una convenzione della durata di sei anni tra Comune e Palermo Football Club. Una cifra pari a 341.150 euro, frutto di una formula matematica basata sul rapporto tra valore patrimoniale attribuito alla struttura (9 milioni di euro) e relativi coefficienti reddituali producibili dalle singole aree contigue all’impianto. Canone ritenuto incongruo e iniquo dagli stati generali del Palermo, in virtù dell’attuale dimensione economica di una società in fase di start-up e prossima a disputare il campionato di Serie C dopo i primi confortanti passi mossi nell’universo del dilettantismo. Querelle che si è trascinata per diverse settimane, generando interesse mediatico e schermaglie di natura politica in seno alle diverse anime presenti in Consiglio Comunale.

Un tema di grande interesse collettivo, con connotazioni sociali e umane, unitamente a quelle meramente sportive, che ha generato diverse correnti di pensiero tra gli esponenti del tessuto istituzionale cittadino, nonché perplessità ed apprensione da parte di tutti coloro che amano i colori rosanero. La contesa mediatica tra le parti a fare da sfondo ad una questione spinosa e delicata, ricca di sfaccettature ed a forte rischio di strumentalizzazioni di ogni sorta.

Il Palermo a fare da spettatore interessato alla diatriba sorta sul tema tra i vari schieramenti politici in seno al Consiglio Comunale, ma al contempo parte in causa attiva ed operosa, nell’auspicio di venire a capo di una vicenda la cui risoluzione costituiva condizione imprescindibile al fine di completare l’iter procedurale di iscrizione al prossimo campionato di Serie C. I confronti, informali ed ufficiali, tra vertici dirigenziali del club e i comparti comunali preposti alla stipula del testo della convenzione, le opzioni alternative tenute vive dall’amministratore delegato rosanero, Rinaldo Sagramola, per scongiurare il rischio di giungere impreparati al termine del 29 luglio stabilito dalla Commissione Criteri Infrastrutturali della Figc, ovvero senza la ratifica della disponibilità di uno stadio omologato in cui disputare le gare casalinghe del Palermo nella stagione 2020-2021.

La tensione, al netto delle dichiarazioni di prassi, che cresceva in modo esponenziale e direttamente proporzionale al trascorrere dei giorni. Quindi la presa di posizione perentoria del sindaco, Leoluca Orlando, pronto a farsi carico della questione, gettando le basi per risolverla personalmente, nel caso in cui gli organi preposti all’interno dell’amministrazione non fossero riusciti nell’intento. Le varie ipotesi al vaglio delle parti per riuscire a ridurre e rimodulare il canone, commisurandolo a dimensione economica e sportiva attuale del club,  trovando quindi il definitivo punto di convergenza.

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Le dimissioni rassegnate dall’Assessore al Bilancio, Roberto D’Agostino, la conferenza dei capigruppo consiliari tenutasi lo scorso 17 luglio, con la partecipazione in videoconferenza di Rinaldo Sagramola e del patron Dario Mirri, nonché del capo di gabinetto del sindaco, Sergio Pollicita, per un primo tentativo di disgelo sulla vicenda. La richiesta da parte dei consiglieri inserire il capitolo convenzione all’ordine del giorno nel corso della seduta programmata per il 21 luglio, con il must della partecipazione del primo cittadino, Leoluca Orlando, congiuntamente alle altre questioni prioritarie, relative al recente alluvione che ha colpito il capoluogo siciliano ed all’emergenza cimiteri.  Il Palermo che esplicita, tramite l’invio di una mail alla vicepresidenza del Consiglio Comunale, dissenso e perplessità rispetto a criteri di valutazione e modalità di approccio dell’amministrazione in sede di analisi della questione. L’intervento del sindaco, nel cuore della seduta del Consiglio Comunale di ieri, in merito al tema concessione dello stadio è stato piuttosto esplicativo, volto a tracciare le possibili vie da percorrere in fretta al fine di trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa. La volontà dei consiglieri, ieri non ancora in possesso del documento integrato con tanto di emendamento che modifica il testo originario della convenzione. è stata quella di posticipare la discussione alla seduta in programma oggi, mercoledì 22 luglio. Un emendamento che costituisce formale integrazione e sostanziale variazione proprio in relazione alla materia del contendere, ovvero l’entità del canone di concessione per l’utilizzo dello stadio Renzo Barbera.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, Il criterio prescelto e adottato dall’amministrazione comunale per ridurre l’importo del canone di locazione stabilito dalla Commissione Tecnica di Valutazione è quello della compensazione. Il Comune, in linea con le sue facoltà e competenze, interviene di fatto in modo perentorio e dirimente, riconoscendo al Palermo di Hera Hora una compensazione economica, subordinata alla realizzazione da parte del club rosanero di una serie di attività di oggettiva rilevanza sociale e solidale a sostegno del territorio. Il passaggio che attesta la modifica, forse determinante, che funge da preludio ad una svolta definitiva, viene inserito nel testo della convenzione proprio nel paragrafo relativo alla Commissione Tecnica di Valutazione che ha tarato il canone concessorio originario, pari a 341.150 euro stagionali. A fronte dell’impegno da parte del Palermo di spendersi in termini di organizzazione e realizzazione delle suddette attività sociali, con annessi consuntivi relazionali da parte del club rosanero e contestuali verifiche da parte dell’amministrazione del capoluogo siciliano, il Comune si impegna a ratificare un’intesa biennale con il sodalizio targato Mirri-Di Piazza, rinnovabile nell’arco della durata della convenzione, che implica la compensazione di una parte della quota dell’intero canone. Una percentuale la cui effettiva entità va ancora definita nel dettaglio. Così come andrà identificato, nel corso della prossima seduta del consiglio comunale, il comparto amministrativo preposto a verificare puntualità e valore delle attività svolte dal Palermo in ambito sociale, finalizzate a promuovere lo sport tra le categorie maggiormente vulnerabili e disagiate, nonché il rispetto degli accordi da parte della società di Viale del Fante.

Il club di proprietà Hera Hora, dal canto suo, dovrà stilare una relazione annuale al Consiglio Comunale, al fine di ragguagliare e circostanziare le iniziative svolte a consolidamento dell’intesa basata sull’istituto compensativo. Il Palermo Football club sarà chiamato a farsi carico del canone stabilito dalla Commissione Tecnica di Valutazione per intero qualora non dovesse rispettare termini e parametri dell’accordo e non potrà godere della compensazione in seguito allo svolgimento di attività non precedentemente concordate con l’organo di riferimento designato dal Comune.

Un emendamento che potrebbe ragionevolmente costituire uno step decisivo ai fini del raggiungimento di un’intesa definitiva che sancisca delibera, firma e ratifica della convenzione. Risolvendo così la questione stadio, vero e proprio nodo focale per il club rosanero in chiave di pianificazione futura sotto il profilo gestionale, strategico ed imprenditoriale.

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