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Coronavirus, in Sicilia indice di contagio in rialzo: in Italia peggio soltanto il Veneto

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La Sicilia è attualmente una delle regioni italiane con l’indice di contagio più alto da Covid-19.

L’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute hanno certificato che la situazione nell’isola in relazione alla diffusione del Coronavirus sta momentaneamente evolvendo in maniera negativa. La Sicilia, infatti, è attualmente al secondo posto nella lista delle regioni con il più alto tasso di contagiosità, con un Rt di 1.55. Davanti ad essa soltanto il Veneto, con 1.66. I dati dell’isola, in questi giorni, sono stati sensibilmente condizionati dall’arrivo di numerosi migranti. Molti di loro sono risultati positivi al virus: ben undici soltanto nelle ultime ventiquattro ore e oltre trenta nei giorni scorsi. Un potenziale focolaio, invece, è scoppiato a Enna dopo una festa di matrimonio. Uno degli invitati è infatti risultato positivo al tampone dopo essere tornato in Germania e novanta persone si trovano adesso in quarantena. Altri casi sparsi sono stati registrati nelle altre province.
In Italia sono otto in tutto le regioni che superano il valore soglia 1: Veneto, Sicilia, Campania, Lazio, Liguria, Bolzano, Emilia Romagna, Trento. Tra queste non ci sono Lombardia e Piemonte, il cui Rt è rispettivamente 0.96 e 0.87. Il livello nazionale, invece, si ferma a 0.98. Sebbene l’emergenza rimanga attualmente contenuta, la tendenza dei contagi è dunque in aumento.

In considerazione dei dati registrati, l’Istituto Superiore di Sanità ha ribadito la necessità, al fine di evitare un nuovo incremento dei casi, di “rispettare i provvedimenti quarantenari, anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale“.

Inoltre è necessario “mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche“.

Essenziale è infine “mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracking-tracing in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. Per questo rimane fondamentale mantenere una elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico“.

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