Primo Piano
Prevenzione, in Sicilia il progetto “Stop-Phone” per promuovere l’uso consapevole dei device digitali tra i giovani
L’emergenza pandemica ci ha “costretti” ad aumentare l’utilizzo dei dispositivi tecnologici. Infatti, già a partire dal lockdown, tra didattica a distanza, smartworking, o per cercare nuove ricette da preparare o molto più semplicemente tenersi in forma seguendo le lezioni dei nostri istruttori online, non ha fatto altro che accelerare un cambiamento sociale che ormai era in atto da tempo.
Se da un lato però possono esserci dei vantaggi legati alla velocità e immediatezza, dall’altro il rischio è quello di creare dipendenza, soprattutto nei bambini, adolescenti e ragazzi che oggi sono sempre più incollati ai tablet e agli smartphone, perdendo di vista la vita reale.
Per questa ragione e non solo è importante promuovere l’uso corretto e consapevole degli smartphone informando sui rischi dell’utilizzo di questi dispositivi in età pediatrica e non solo. Questi sono alcuni degli obiettivi di “Stop-Phone”, progetto inserito nel Piano di Prevenzione Regionale 2021, promosso dall’assessorato regionale della Salute e realizzato in collaborazione con l’Asp e l’Università degli Studi di Palermo. L’iniziativa è rivolta principalmente alle scuole e coinvolge le comunità professionali attraverso una rete inter-istituzionale coordinata da Vivi Sano Onlus. Il progetto prevede un ciclo di seminari online gratuiti di promozione della salute organizzati con il sostegno dell’Assessorato e con la collaborazione di “Palermo Mamme’’.
“L’obiettivo che si prefigge di raggiungere Stop-Phone è quello di ridurre le azioni quotidiane potenzialmente dannose per la salute“, a dirlo è la dottoressa Daniela Segreto, responsabile dell’Ufficio Speciale di Comunicazione per la Salute, durante il webinar dedicato a Stop-Phone al quale hanno preso parte esperti che hanno fornito conoscenze e competenze sull’uso consapevole dei device digitali.
“L’importanza e il valore aggiunto di questa iniziativa – aggiunge la dottoressa Segreto – è che in realtà raggiunge altri obiettivi quindi la sua peculiarità principale è la trasversalità, perché di fatto dei 10 Macro obiettivi del Piano Regionale di Prevenzione ne raggiunge diversi:
- La promozione del benessere mentale dei bambini, adolescenti e giovani, quindi fare in modo che il bambino o ragazzino abbia gli strumenti per comprendere autonomamente quello che è più giusto per lui;
- Prevenire le dipendenze da sostanze e non, sappiamo bene che attraverso i cellulari o tablet molti giovani diventano affetti da ludopatia o comunque da dipendenza dagli smartphone;
- Prevenzione degli incidenti stradali e la riduzione della gravità dei loro esiti, infatti circa l’80% degli incidenti sono dovuti all’uso degli smartphone durante la guida o mentre si attraversa la strada.
Essendo un progetto così valido e avendo avuto un’importante risonanza – annuncia la dottoressa Segreto – abbiamo deciso di inserirlo all’interno del nuovo Piano della Prevenzione quinquennale, finora è stato un progetto pilota e su base territoriale, ma abbiamo pensato di renderlo un progetto regionale, quindi un programma di azioni che tutte le aziende sanitarie provinciali, ovviamente con gli Atenei della regione porteranno avanti non più come progetto pilota ma come progetto vero e proprio. Tra gli stakeholder anche l’Arpa Sicilia, la polizia stradale e l’Ufficio scolastico regionale. É un tipico esempio di un progetto che fa Rete, attraverso la collaborazione di tutte le Istituzioni che possono davvero andare avanti in modo sinergico nell’interesse comune di apportare dei benefici alla popolazione, perché di fatto attività come questa servono non a beneficio di un target specifico se pensiamo che ormai circa il 90% della popolazione ha un cellulare o comunque lo usa”, conclude la Segreto.