Coronavirus
Palermo, il ritiro secondo Boscaglia: lavoro intenso e senza tregua a Petralia, tutti i segreti del nuovo tecnico rosanero…
Si lavora intensamente e senza tregua a Petralia Sottana.
Il nuovo tecnico del Palermo, Roberto Boscaglia, sotto il profilo tattico, tecnico e psicologico non sta dando tregua al suo gruppo al fine di forgiarlo al meglio in vista della prossima stagione che si preannuncia particolarmente ardua per i rosanero. “Il lavoro di Boscaglia va oltre i classici cliché del nuovo allenatore, che ha sempre qualcosa di diverso (e di migliore) rispetto al vecchio” si legge nell’edizione odierna de Il Giornale di Sicilia.
L’allenatore di origine gelese non conosce ancora al meglio tutti i suoi uomini e sa che deve sfruttare al meglio ogni frangente ritiro per colmare questa lacuna. L’ex Trapani è consapevole che deve gestire una squadra che sostanzialmente è ferma da marzo a causa dell’emergenza Covid-19 e per questo sta puntando sulle motivazioni.
“Perché è da quelle che Boscaglia intende partire per centrare la sua terza promozione in carriera dalla C alla B” si legge ancora. Il tecnico sta motivando sul piano mentale e psicologico i suoi calciatori, facendo lavorare da subito, preparandoli al salto di categoria dalla Serie D alla Serie C, con tutte le problematiche concernenti e le parecchie insidie da affrontare. Il gruppo è più che mai concentrato a seguire le indicazioni del tecnico “Dalle più elementari sui movimenti senza palla alle «battute» sul gioco troppo lezioso, cosa che con così tanti giovani è anche normale attendersi” si legge sul noto quotidiano regionale. La preparazione svolta durante il ritiro precampionato deve essere base fondante di quanto poi riproposto in partita durante la stagione agonistica, per tale ragione Boscaglia chiede maggiore concretezza, specie nella parte avanzata del campo. Spinge Silipo a giocare in più ruoli, “prendendo esempio dalla fame di Saraniti e dalla duttilità di Floriano e Valente, entrambi provati in tutte le mattonelle della trequarti”, anche Santana tiene il passo dei compagni senza arretrare di un centimetro. “Agli attaccanti Boscaglia chiede di svariare, ai centrocampisti chiede di muoversi (con uno sempre pronto ad inserirsi) e ai difensori chiede movimenti sincroni, perché se un terzino scende, i tre dietro devono compattarsi in linea, senza concedere spazi. Tanto più con la retroguardia alta, come piace a lui, col portiere spesso avanzato”. Come fa un sarto anche il tecnico rosanero sta ritagliando il vestito giusto per il Palermo, sia che si giochi col 4-2-3-1 o col 4-3-1-2 il gruppo sembra essere pronto a indossare quest’abito.