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L’elogio del “Suca”, un sito per mappare la parola per le strade di Palermo
Un progetto sulla parola “Suca”.
Con questa parola ormai hanno fatto di tutto, da una tesi di laurea a un libro, adesso viene anche mappata all’interno della città di Palermo. Sul web è possibile trovare anche dei progetti fotografici come quello di cui vi stiamo parlando.
Il progetto realizzato da GBX Studio tratta una vera e propria ricerca che si materializza in una “raccolta fotografica di insulti scritti, trovati per le strade di Palermo (la mia città natale) e in giro per l’Italia” si legge sul sito che raccoglie diversi progetti tra cui anche questo.
“SUCA è un insulto tipico del sud Italia (significa “succhiarlo”). Soprattutto a Palermo, SUCA è ovunque: è molto usato nel linguaggio verbale ed è anche scritto su ogni muro in vista, rivolto ai passanti. Il suo uso costante nella cultura popolare per lungo tempo lo rende interessante dal punto di vista antropologico: “Se chiedo a un locale di scrivere qualcosa senza pensarci troppo, non importa come, può avere un pezzo di gesso o un cervello elettronico, non avrà dubbi, perché la prima cosa che gli viene in mente è solo SUCA” scrive Fulvio Abbate su “Zero Maggio a Palermo”.
“La selezione, che attualmente comprende oltre 1.000 foto – si legge – mostra la diffusione di SUCA ben oltre i tradizionali limiti delle mura, mettendo in luce la creatività degli anonimi scrittori. Oltre alle mie foto, la raccolta è arricchita dai contributi di amici e sconosciuti”, conclude l’autore del progetto.
Per visualizzare la particolare mappa che raccoglie tutte le foto geolocalizzate è stato creato il sito www.sucaforte.com.
Nella cinematografia è celebre per esempio il “suca” dell’attore Francesco Benigno nel film “Mary per sempre”.