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Palermo Calcio

Palermo, progetto “Aquile di Quartiere”: i rosanero pagano la scuola calcio a 50 ragazzi in difficoltà. Il comunicato

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Grazie ad “Aquile di quartiere”, il progetto realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Palermo, oltre 50 ragazzi da famiglie in difficoltà in diversi quartieri della città, avranno la possibilità di frequentare scuole calcio di alto livello per realizzare il sogno di diventare calciatori professionisti.

Parte del premio stagionale, a cui i giocatori rosanero hanno rinunciato, finanzierà borse di studio sportive in quartieri a rischio di Palermo, in collaborazione con la Caritas diocesana“.

E’ questo il progetto che ha riguardato il club rosanero del presidente Dario Mirri in collaborazione con la Caritas diocesana. Un gesto nobile e probabilmente storico, annunciato circa un mese fa dal capitano dei siciliani Mario Alberto Santana: l’intenzione di mettere a disposizione delle emergenze sociali del territorio parte del premio stagionale offerto dal Palermo al raggiungimento della promozione in Serie C. E oggi quella promessa comincia a diventare realtà. La società di Viale del Fante ha diramato sul proprio sito ufficiale il comunicato in merito al progetto presentato questo pomeriggio allo stadio “Renzo Barbera”.

L’attenzione ai minori e alla loro inclusione sociale è una priorità di Caritas da anni”, ha dichiarato il vicedirettore della Caritas diocesana di Palermo Don Sergio Ciresi. “Il progetto ci permette, attraverso lo sport, di creare un’alleanza forte sul territorio che lavora in questa direzione mettendo al centro i bisogni dei bambini. In questo modo spingiamo gli adolescenti a mettersi alla prova con il gioco di squadra, nel rispetto delle regole e dei ruoli. L’obiettivo principale è il contrasto alla povertà minorile, fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti: l’ultimo rapporto di Caritas Italiana segnala che la povertà assoluta in Italia colpisce il 12,5 per cento dei minori, il 40 per cento dei minori non fa attività sportiva, più della metà non legge un libro. I minorenni cresciuti in famiglie disagiate hanno una probabilità 5 volte maggiore dei coetanei di non raggiungere le competenze minime di apprendimento, precludendosi così possibilità importanti di crescita e formazione personale”.

In particolare, proprio con l’aiuto della Caritas, sono state individuate alcune aree della città dove molte famiglie vivono in contesti sociali difficili e dove i ragazzi sono spesso costretti a mettere da parte le proprie aspirazioni e il proprio talento per mancanza di risorse e progettualità. Sacrifici che spesso finiscono per alimentare vere e proprie emergenze sociali a causa della dispersione scolastica, la scarsa alfabetizzazione e perfino – in casi estremi – anche un pericoloso avvicinamento alla microcriminalità. Una lotta che da sempre le parrocchie di quartiere combattono in prima linea, promuovendo l’aggregazione anche attraverso i valori sani dello sport. Tra i quartieri interessati dal progetto, tramite i parroci di zona, quelli di Villa Grazia di Palermo, Brancaccio, Arenella, Albergheria e altri ancora.

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Il progetto prevede ora una prima fase di selezione dei ragazzi, affidata tramite la Caritas alle parrocchie aderenti all’iniziativa, e poi il coinvolgimento delle migliori scuole calcio del territorio, dislocate in tutto il territorio cittadino per agevolare la frequentazione dai diversi quartieri individuati. Grazie al patrocinio della Società rosanero, inoltre, i ragazzi che beneficeranno delle borse di studio saranno costantemente monitorati anche dai responsabili del settore giovanile del Palermo, che seguiranno nel tempo il loro sviluppo e valuteranno, se sarà il caso, un loro coinvolgimento nelle selezioni per le squadre giovanili“.

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