Coronavirus
Covid-19 alla Missione Speranza e Carità: un solo positivo dopo secondo round di test. Restano 37 positivi al Covid-Hotel e 30 degenti
Da quando si è manifestata l’emergenza che ha portato alla dichiarazione della Zona Rossa, sono stati in totale 67 gli ospiti delle diverse sedi della missione che sono stati allontanati dalla stessa: 37 asintomatici trasferiti presso l’Hotel Covid e 30 sintomatici trasferiti presso strutture ospedaliere.
Un solo positivo al Covid-19 all’interno della Missione di Speranza e Carità di via Decollati fondata da Biagio Conte, al termine del secondo step dei controlli disposti dopo la dichiarazione della stessa come “Zona Rossa” da parte del Presidente della Regione. Questo l’esito dei tamponi rapidi e molecolari effettuati negli ultimi giorni dall’ASP, che procederà a partire da domani ad un ulteriore serie di test, con il metodo del tampone molecolare, rivolti a tutti gli ospiti della Missione. All’interno della Missione operano i mediatori culturali della Croce Rossa e del Comune e l’Amministrazione cittadina continua la fornitura dei beni essenziali e del cibo per garantire minori contatti possibili con l’esterno. All’interno di via Decollati, la sede della Missione che aveva mostrato maggiori criticità, sono rimaste attualmente 151 persone, compresi i volontari e i missionari, suddivise in gruppi compresi fra 20 e 30 in spazi che sono stati sanificati. La ASP si è occupata della sanificazione dei locali, della rimozione dei rifiuti e dell’assistenza specialistica a tutte le persone presenti nella struttura, in particolare di quelle più fragili con disabilità psichica o con dipendenze patologiche. I mediatori hanno inoltre collaborato con le Forze dell’ordine impegnate all’esterno della struttura per garantire il rispetto delle misure restrittive decise dalla Regione. Tutte le attività svolte da ASP, Comune, Croce Rossa e Questura per i diversi aspetti legati all’emergenza sanitaria sono state svolte in costante contatto con la Prefettura. Per quanto riguarda gli ospiti della Missione che si erano allontanati prima della dichiarazione della Zona Rossa, circa 50, fra tutti quelli che hanno chiesto di fare ritorno o sono stati rintracciati solo uno è risultato positivo ed è stato accompagnato al Covid-Hotel, mentre gli altri, non potendo entrare nella zona rossa, sono stati ospitati in una struttura comunale dopo aver
“In una situazione di oggettiva difficoltà – sottolinea il Direttore generale del’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, Daniela Faraoni – l’Asp ha garantito una presenza costante assicurando anche servizi che esulano dalle proprie strette competenze. Le operazioni sono particolarmente complesse, anche per la fragilità di alcuni ospiti presenti nelle Missione”.
Per il sindaco Leoluca Orlando, “una importante e significativa collaborazione e sinergia fra tutte le Istituzioni coinvolte ha permesso e sta permettendo di affrontare quella che probabilmente era apparsa nelle prime ore un’emergenza più grave di quanto si è poi mostrata nella realtà. Per fortuna la situazione è rimasta sotto controllo, pur nelle tante difficoltà che si sono riscontrate nella gestione di una struttura che per sua natura e per la sua missione inclusiva ha al proprio interno persone con fragilità diverse e a volte complesse. Desidero esprimere un personale ringraziamento oltre la formalità istituzionale a tutte le persone che al di là del proprio ruolo e della propria professione hanno mostrato di comprendere e far propria l’umanità dell’impegno della Missione di Biagio Conte“.
Dopo i tamponi rapidi effettuati nella struttura di via Decollati ed in quella di Villa Florio, l’Asp sta sottoponendo a tampone rapido anche gli ospiti delle comunità di via Archirafi e via Garibaldi.